Ieri si è conclusa un’avventura di 400km e 17000 m di dislivello in giro per le montagne liguri. È difficile cercare di dare un unico giudizio... in 8 giorni di gara accade e si alterna di tutto: cose meravigliose e cose bruttissime, sensazioni di benessere e stato di forma al top e dolori pazzeschi a tendini muscoli, amici che ti aiutano e gente che corre solo pensando alla competizione per vantarsi al baretto sotto casa (mah)
insomma una gara variegata e carica di emozioni. Un’esperienza che ti prende in tutto quello che sei e ti fa uscire dalla solita vita in cui si è abituati a vivere: non sai nulla di ciò che sta accadendo nel mondo, nella tua città... e forse non te ne frega proprio niente.
Ecco forse è anche questo il motivo di questa incredibile sensazione di libertà che ti cattura, ti ingloba... e tu come ci stai bene in quella sensazione del “bastarsi” quel pensiero del “lasciatemi qui che io in mezzo a sti boschi ci sto pure da sola e per ore che godo come un riccio”... montagna, boschi, fiumi, natura selvaggia e basta, nulla più. Non ti interessa di ciò che accade a pochi km da te figurati quello che accade nel mondo. Si è focalizzati nel proprio cammino e nella propria avventura. Quasi dà fastidio chiamare a casa i propri cari, non perché non si amino più o non si abbia voglia di sentirli ma perché non si vuole uscire da quella bolla magica. Quella bolla che nessuno può capire se non la vive lì con te. E se poi chi ami corre al tuo fianco è ancora più bello (anche se a volte un po’ di solitudine ci vuole ?). Quella fantastica bolla che speri non scoppi mai... Come quando si è in un sogno fantastico e non vogliano che la sveglia ci ricordi che dobbiamo andare a lavorare. Voi che siete dall’altra parte cercare di capire, non siamo freddi o frettolosi di riattaccare durante queste avventure... semplicemente stiamo godendo nella nostra “bolla trail”. Grazie ALVI, anche quest’anno mi hai fatto divertire
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